Giallo storico, ambientato Roma nel periodo gennaio-giugno 1944, durante
l'occupazione nazista. Ma il giallo è il pretesto, lo spunto, per
raccontare altro: il punto di vista e le riflessioni di un militare
tedesco, l'ufficiale investigatore Martin Bora, sulla guerra, sulla
repressione contro i partigiani e la deportazione degli ebrei. Deve
muoversi in un territorio ostile, la città di Roma, di cui ne è
affascinano, lui uomo di cultura che ha studiato filosofia. I tedeschi
sono visti come invasori, sgraditi ospiti, che occupano militarmente una
città definita “aperta”. Fondamentale la visita al monumento della
lupa, che difende i cuccioli d'uomo contro un nemico: Bora si rende
conto che il nemico è lui, sono loro.
Molti personaggi della storia sono realmente esistiti: tra i
tedeschi, Kesserling, l'ambiguo colonnello Dollmann (che fu assoldato
dalla CIA al termine della guerra), Kappler e Priebke. Il cardinale
Montini, sostituto della segreteria di stato in Vaticano e il questore
Pietro Caruso, tra gli italiani. Ma è soprattutto autentica la
ricostruzione della città, dal punto di vista dell'ambientazione,
l'umore della popolazione, i gerarchi e funzionari fascisti, che non si
rendono conto della loro fine.
La storia gialla parte da una morte: quella di una impiegata
all'ambasciata tedesca. Nell'indagine è affiancato dall'investigatore
Sandro Guidi, con cui aveva già lavorato nei giorni trascorsi a Verona,
raccontati nel libro “Luna bugiarda”. A Guidi, il questore Caruso
consegna una soluzione già impacchettata: dare la colpa ad un gerarca
fascista, Merlo, amante della morta. Ma Guidi e Bora riusciranno,
nonostante la guerra, le SS, ad arrivare alla soluzione. Se la storia
della morte non è vera, è molto verosimile: ma sono vere le vicende
raccontate dalla scrittrice e che coinvolgono direttamente Bora e Guidi.
La repressione nazista, contro ebrei, partigiani e renitenti, gli
attentati contro le forze di occupazione tedesche, che porteranno
all'attentato di Via Rasella. Sono descritte molto bene le fasi
concitate, che portarono alla tremenda rappresaglia: l'ordine prima di
far saltare il quartiere, poi di uccidere 50 italiani per ogni tedesco
morto, fino alla scelta della proporzione di 10 a uno.
Il libro è molto scenografico e si
presterebbe molto bene ad una riduzione cinematografica (pur rimanendo
il problema di come riprodurre sullo schermo le riflessioni di Bora): al centro della scena
c'è il maggiore della Wehrmacht Martin Bora. Amante della guerra, ma
paradossalmente anche antinazista. Nella nota a termine del libro,
l'autrice cita il libro di Omero, l'Iliade, poichè uno dei temi
affrontati dal libro è quello del soldato in territorio nemico, come
l'oplita sotto le mura di Troia. Ebbene, se dovessi trovare un
aggettivo, mi viene in mente proprio “Epico”.
Bora come uno degli eroi
greci, Ettore probabilmente: capace, sotto un bombardamento ad
un'ospedale, di uscire dalle rovine, “Con uno sforzo inaudito,
attraverso le macerie Bora raggiunse il letto e afferrò la mano
frenetica dell'americano che vi giaceva”.
Il suo alter ego, l'ispettore
Guidi, vive un rapporto controverso con il tedesco: sente di poter
provare per lui un'amicizia, ma l'episodio delle Fosse Ardeatine tronca
ogni cosa. Guidi pensa per un attimo anche di uccidere Bora, ma non ci
riesce. Solo alla fine i due si salutano andando in direzioni opposte,
Guidi verso la resistenza (ma solo dopo che il tedesco è uscito da Roma)
e Bora verso il nord. Sono gli occhi di Bora che ci descrivono
l'atmosfera di Roma all'arrivo degli americani, altre pagine splendide:
la gioia, le signorine attorno ai militari, la gente in piazza.
Per concludere è un libro che vale la pena di leggere. Al termine
rimane un senso quasi di vuoto, come se il termine del libro ci venga
privato qualcosa.
Gennaio 2005
Il link su ibs
mercoledì 19 settembre 2012
Roma: settembre 1943 – giugno 1944. L'occupazione nazista
Sto leggendo lo splendido libro di Ben Pastor “Kaputt Mundi”,
ambientato a Roma in questo periodo. L'ufficiale detective della
Wehrmacht, Martin Bora deve indagare sulla strana morte di una impiegata
dell'ambasciata tedesca. Nel sottofondo sono descritti, nello stile
drammatico ed epico della scrittrice, gli eventi di Roma: le prime
deportazioni, lo sbarco ad Anzio, l'attività partigiana, l'attentato in
via Rasella, la feroce rappresaglia delle Fosse Ardeatine ed infine il
sospirato arrivo degli alleati.
Questa è una breve cronologia di quei tristi e lunghi mesi:
Luglio
19 Roma viene bombardata per la prima volta.
25 luglio Vittorio Emanuele III fa arrestare Mussolini e nomina il maresciallo Pietro Badoglio a capo di un governo militare.
Agosto
4 Badoglio tenta segretamente la resa con gli alleati. Nel frattempo Hitler invia altre truppe in Italia.
14 Badoglio dichiara Roma “città aperta” (cioè zona smilitarizzata); gli alleati si rifiutano di dichiarare per la città lo status di “città aperta”.
Settembre
3 Badoglio firma segretamente l'armistizio di resa incondizionata, a Cassibile, tramite il generale Castellano.
8 Eisenhower diffonde la notizia dell'armistizio, mentre la V armata del generale Clark inizia le operazioni di sbarco a Salreno. Badoglio ordina la cessazione delle ostilità nei confronti degli alleati. I tedeschi sono presi inizialmente alla sprovvista, ma Kesserling muove verso Roma.
9 Il re, Badoglio e i principali ministri scappano da Roma verso Brindisi, lasciando il paese senza governo. Le truppe tedesche trovano una disordinata ma significativa resistenza da parte dell'esercito. Civili e militari si uniscono per la difesa di Roma (combattimenti a paorta San Paolo). Il comitato di opposizione si ricostituisce nel CLN, Comitato di Liberazione Nazionale. Il 10 settembre la resistenza, eroica, cessa: Roma è occupata dai tedeschi.
12 I parà tedeschi liberano Mussolini sul Gran Sasso e lo riportano a Monaco. Viene costituita la Repubblica Sociale Italiana.
25 Kappler, ten. Colonnello delle SS, nominato comandante della Gestapo a Roma, viene informato da Himmler che deve iniziare la deportazione degli ebrei italiani, a partire da quelli di Roma. Inizialmente, Kappler si oppone, ritenendo che questo sia una minaccia per la sicurezza interna.
26 Kappler convoca i leader ebraici pretendendo 50 chili d'oro minacciandoli della deportazione: il 28 gli vengono consegnati. Provengono per lo più dagli ebrei più poveri del ghetto.
Ottobre
16 Una retata nel ghetto e in altre case romane porta alla cattura di oltre 1000 ebrei, molti presi sotto le finestre del papa, sul quale in quel momento pesa la sua controversa politica del silenzio nei confronti dell'olocausto. Il Vaticano, tramite il vescovo Hudal, minaccia Berlino con la protesta papale. Von Weizsacker, ambasciatore tedesco propone di impegare gli ebrei per lavori a Roma.
18 Mentre il papa aspetta la rispoata di Berlino, 1023 ebrei vengono deportati in un campo di lavoro chiamato Auschwitz. VonWeizsacker affermerà che la deportazione ha “liquidato” la minaccia papale. Anche i deportati sono stati liquidati: 850 gasati all'arrivo; degli altri ne sopravviveranno in 16.
Novembre
22 Roosvelt e Churchill incontrano Stalin a Teheran: confermano lo sbarco in Normandia nel 1944, relegando la campagna in Italia in posizione subordinata.
Dicembre
18 Il GAP, il braccio armato del partito comunista, attacca i tedeschi in due raduni. Il 19 penetrano in una zona di alta sicurezza e lanciano un attacco contro l' Hotel Flora, quartier generale dell'alto comando.
21 Viene sferrato un attacco contro la guerriglia da parte della Gestapo e della “banda Koch” (un reparto di polizia comandato da un italiano di origini tedesche). Vengono presi di mira alcuni edifici di proprietà del Vaticano: questi protesta, ma alcuni alti prelati iniziano a vedere con favore una politica che scoraggi la protezione di quanti cerchino di sfuggire ai nazisti.
Gennaio 1944
20 Peter Tompkins, agente dell'OSS del generale Donovan, arriva a Roma, per compattare le fazioni partigiane.
22 Operazione Shingle, lo sbarco ad Anzio. E' una vera sorpresa ma gli americani, anziché lanciarsi verso Roma, fortificano le loro posizioni, dando modo ai tedeschi di preparare una controffensiva.
Febbraio
1 Kappler conduce un rastrellamento in cui cattura 2000 romani da portare ai lavori forzati. Tra questi anche il nuovo questore Caruso. Questi il 3 entra nella basilica extraterritoriale di San Paolo fuori le mura (violando le leggi) arrestando 77 uomini, tra carabinieri, poliziotti in fuga, ufficiali dell'esercito ed ebrei.
15 Bombardamento dell'abbazia del VI sec. di Montecassino: un atto barbarico ed insensato, come ammesso in seguito anche dagli stessi alleati.
Marzo
3 Centinaia di dimostranti si riuniscono in viale Giulio Cesare, dove uomini catturati in un rastrellamento attendono la deportazione. Teresa Galluce, incinta, madre di 5 figli viene uccisa da un ufficiale delle SS per aver lanciato un pacco di cibo al marito prigioniero. L'episodio verrà ripreso da Rossellini nel celebre film “Roma città aperta”, in una famosa scena, interpretata da Anna Magnani.
12 Pio XII tiene un'udienza in piazza San Pietro. Concentra l'attenzione contro i bombardamenti alleati. Il silenzio sulle deportazioni dei tedeschi, gli arresti e le torture scatenano la protesta delle donne.
23 Nel giorno del 25 anniversario della fondazione dei fasci, il GAP lancia l'attacco più ardito, che non ha eguali in nessuna capitale europea. Eseguono un attentato contro una colonna di 160 militari di una compagnia di SS del reggimento “Bozen”, in marcia in via Rasella. La battaglia, perchè all'esplosione di una bomba segue un attacco armato, costa la vita di 32 tedeschi morti. Maelzer, comandante militare della città ordina ai genieri di far saltare il quartiere. Hitler pretende una rappresaglia che “farà tremare il mondo”: 50 italiani per ogni tedesco. Kesserling lo convince ad abbassare la proporzione a 10 a uno. Il colonnello delle SS Dollmann incontra padre Pfeiffer, connazionale, informandolo dell'idea della rappresaglia, affinchè informi il Vaticano.
24 Kappler compone una lista di 320 uomini, tra cui la spia dell' OSS Giglio, composta da civili di oni classe sociale, 75 ebrei ed un prete. Il comandate della compagnia decimata si rifiuta di eseguire l'ordine della rappresaglia (maggiore Dobbrick, unico ufficiale che abbia rifiutato un ordine del Fuhrer). Anche un col. della Wehrmacht ricusa: tocca a Kappler agire. Entro 24 ore organizza la prima grande atrocità in Italia, in gran segreto. Il massacro avviene nelle grotte abbandonate in via Ardeatina: le Fosse Ardeatine. Per farsi forza, gli uomini di Kappler fanno uso di alcol: alla sera i genieri fanno saltare l'ingresso delle grotte per occultare i corpi. I tedeschi hanno ucciso, con un colpo alla testa, a volte lasciando ancora tramortite le persone, 335 uomini: 5 in più, inclusi nell'elenco per le frettolose operazioni.
25 La notizia arriva a Roma, annunciata a mezzogiorno dai giornali. Il testo di un comunicato parla dell'attentato e che per ogni tedesco è stato ordinato di uccidere un italiano: conclude dicendo che “l'ordine è già stato eseguito”. L'Osservatore Romano condanna l'attentato, giudicando i partigiano responsabili dei fatti di via Rasella che hanno provocato la morte di 320 vittime innocenti.
Domanda della corte: Faceste qualche appello alla popolazione romana o ai reponsabili dell'attentato, prima della rappresaglia?
Kesserling: prima no.
Corte: avvisaste la popolazione che stavate attuando una rappresaglia di 10 a uno?
K: No, ma non sono daccordo sul signifacato delle parole rappresaglia e avvertimento, perchè il prendere ostaggie l'avvisare la popolazione sono intesi solo ad evitare incidenti futuri.
Corte: Ma voi avreste potuto dire “se la popolazione romana non consegna entro un dato termine il responabile dell'attentato fucilerò 10 romani per ogni tedesco ucciso”?
K: Ora, in tempi più tranquilli, dopo tre anni passati, devo dire che l'idea sarebbe stata molto buona.
Corte: ma non lo faceste?
K: no, non lo facemmo. (Dagli atti del processo del 20/7/1948).
30 I tedeschi non rivelano l'identità degli assassinati, una crudeltà nei confronti della popolazione. Il GAP viene bloccato prima di un attentato, a causa delle divergenze con gli altri partiti della resistenza, dopo i fatti di via Rasella.
Aprile
1 Rivolta del pane: le donne in attesa davanti ale panetterie, travolgono la polizia fascista e sottraggono i sacchi di farina, riservati a pochi privilegiati.
3 Don Giuseppe Morosini, viene ucciso a Forte Bravetta. Era stato arrestato con l'accusa di aiutare i partigiani: a questo prete si ispirerà Rossellini, sempre nel film “Roma città aperta”.
7 A Ostia, un gruppo di donne saccheggia una panetteria che serve le truppe tedesche: le SS le catturano, le allineano davanti al muro e le uccidono con una scarica di mitragliatore. Kappler conduce un rastrellamento di 2000 uomini e ragazzi nel quartiere del Quadraro: metà di loro non tornerà più.
23 Il partigiano Blasi del GAP viene catturato: rivela i nomi dei compagni che hanno attuato l'attacco in via Rasella. Il GAP centrale è sgominato.
Maggio
10 Wolff, responsabile per il mantenimento dell'ordine in città è convocato dal papa.
11 Le truppe alleate attraversano il Rapido e il Garigliano: la penetrazione della linea Gustav è condotta dalle truppe francesi, tra cui i marocchini che cacciano i tedeschi dalle alture che portano a Roma. Le brutalità dei Goumiers, stupri su donne, uomini e bambini incontrati sulla loro strada, è una macchia indelebile per gli alleati. Nel film “La Ciociara” di De Sica, con Sophia Loren, ricorda questi eventi.
23 La seconda fase dell'offensiva alleata potrebbe travolgere le truppe tedesche in ritirata: Clark temendo che le truppe inglesi lo vogliano precedere a Roma, evita di portare avanti l'accerchiamento e punta su Roma. La guerra in Italia poteva finire molto prima. Il 25 Clark prosegue su Roma.
Giugno
2 Hitler abbandonerà la capitale senza combattere? Pio XII pronuncia un messaggio : “Chiunque alzi la mano contro Roma sarà colpevole di matricidio”. Ma il CLN e la giunta militare, insieme a Badogli e al re, si sono messi d'accordo con gli alleati: nella città eterna non ci sarà insurrezione.
5 Clark entra a Roma. Pio XII ringrazia i tedeschi e gli alleati per aver risparmiato la città dalla distruzione.
6 Gli alleati sbarcano in Normandia: inizia l'operazione Overlord.
Questa cronologia è stata presa da:
Il link su ibs per Kaputt Mundi
Questa è una breve cronologia di quei tristi e lunghi mesi:
Luglio
19 Roma viene bombardata per la prima volta.
25 luglio Vittorio Emanuele III fa arrestare Mussolini e nomina il maresciallo Pietro Badoglio a capo di un governo militare.
Agosto
4 Badoglio tenta segretamente la resa con gli alleati. Nel frattempo Hitler invia altre truppe in Italia.
14 Badoglio dichiara Roma “città aperta” (cioè zona smilitarizzata); gli alleati si rifiutano di dichiarare per la città lo status di “città aperta”.
Settembre
3 Badoglio firma segretamente l'armistizio di resa incondizionata, a Cassibile, tramite il generale Castellano.
8 Eisenhower diffonde la notizia dell'armistizio, mentre la V armata del generale Clark inizia le operazioni di sbarco a Salreno. Badoglio ordina la cessazione delle ostilità nei confronti degli alleati. I tedeschi sono presi inizialmente alla sprovvista, ma Kesserling muove verso Roma.
9 Il re, Badoglio e i principali ministri scappano da Roma verso Brindisi, lasciando il paese senza governo. Le truppe tedesche trovano una disordinata ma significativa resistenza da parte dell'esercito. Civili e militari si uniscono per la difesa di Roma (combattimenti a paorta San Paolo). Il comitato di opposizione si ricostituisce nel CLN, Comitato di Liberazione Nazionale. Il 10 settembre la resistenza, eroica, cessa: Roma è occupata dai tedeschi.
12 I parà tedeschi liberano Mussolini sul Gran Sasso e lo riportano a Monaco. Viene costituita la Repubblica Sociale Italiana.
25 Kappler, ten. Colonnello delle SS, nominato comandante della Gestapo a Roma, viene informato da Himmler che deve iniziare la deportazione degli ebrei italiani, a partire da quelli di Roma. Inizialmente, Kappler si oppone, ritenendo che questo sia una minaccia per la sicurezza interna.
26 Kappler convoca i leader ebraici pretendendo 50 chili d'oro minacciandoli della deportazione: il 28 gli vengono consegnati. Provengono per lo più dagli ebrei più poveri del ghetto.
Ottobre
16 Una retata nel ghetto e in altre case romane porta alla cattura di oltre 1000 ebrei, molti presi sotto le finestre del papa, sul quale in quel momento pesa la sua controversa politica del silenzio nei confronti dell'olocausto. Il Vaticano, tramite il vescovo Hudal, minaccia Berlino con la protesta papale. Von Weizsacker, ambasciatore tedesco propone di impegare gli ebrei per lavori a Roma.
18 Mentre il papa aspetta la rispoata di Berlino, 1023 ebrei vengono deportati in un campo di lavoro chiamato Auschwitz. VonWeizsacker affermerà che la deportazione ha “liquidato” la minaccia papale. Anche i deportati sono stati liquidati: 850 gasati all'arrivo; degli altri ne sopravviveranno in 16.
Novembre
22 Roosvelt e Churchill incontrano Stalin a Teheran: confermano lo sbarco in Normandia nel 1944, relegando la campagna in Italia in posizione subordinata.
Dicembre
18 Il GAP, il braccio armato del partito comunista, attacca i tedeschi in due raduni. Il 19 penetrano in una zona di alta sicurezza e lanciano un attacco contro l' Hotel Flora, quartier generale dell'alto comando.
21 Viene sferrato un attacco contro la guerriglia da parte della Gestapo e della “banda Koch” (un reparto di polizia comandato da un italiano di origini tedesche). Vengono presi di mira alcuni edifici di proprietà del Vaticano: questi protesta, ma alcuni alti prelati iniziano a vedere con favore una politica che scoraggi la protezione di quanti cerchino di sfuggire ai nazisti.
Gennaio 1944
20 Peter Tompkins, agente dell'OSS del generale Donovan, arriva a Roma, per compattare le fazioni partigiane.
22 Operazione Shingle, lo sbarco ad Anzio. E' una vera sorpresa ma gli americani, anziché lanciarsi verso Roma, fortificano le loro posizioni, dando modo ai tedeschi di preparare una controffensiva.
Febbraio
1 Kappler conduce un rastrellamento in cui cattura 2000 romani da portare ai lavori forzati. Tra questi anche il nuovo questore Caruso. Questi il 3 entra nella basilica extraterritoriale di San Paolo fuori le mura (violando le leggi) arrestando 77 uomini, tra carabinieri, poliziotti in fuga, ufficiali dell'esercito ed ebrei.
15 Bombardamento dell'abbazia del VI sec. di Montecassino: un atto barbarico ed insensato, come ammesso in seguito anche dagli stessi alleati.
Marzo
3 Centinaia di dimostranti si riuniscono in viale Giulio Cesare, dove uomini catturati in un rastrellamento attendono la deportazione. Teresa Galluce, incinta, madre di 5 figli viene uccisa da un ufficiale delle SS per aver lanciato un pacco di cibo al marito prigioniero. L'episodio verrà ripreso da Rossellini nel celebre film “Roma città aperta”, in una famosa scena, interpretata da Anna Magnani.
12 Pio XII tiene un'udienza in piazza San Pietro. Concentra l'attenzione contro i bombardamenti alleati. Il silenzio sulle deportazioni dei tedeschi, gli arresti e le torture scatenano la protesta delle donne.
23 Nel giorno del 25 anniversario della fondazione dei fasci, il GAP lancia l'attacco più ardito, che non ha eguali in nessuna capitale europea. Eseguono un attentato contro una colonna di 160 militari di una compagnia di SS del reggimento “Bozen”, in marcia in via Rasella. La battaglia, perchè all'esplosione di una bomba segue un attacco armato, costa la vita di 32 tedeschi morti. Maelzer, comandante militare della città ordina ai genieri di far saltare il quartiere. Hitler pretende una rappresaglia che “farà tremare il mondo”: 50 italiani per ogni tedesco. Kesserling lo convince ad abbassare la proporzione a 10 a uno. Il colonnello delle SS Dollmann incontra padre Pfeiffer, connazionale, informandolo dell'idea della rappresaglia, affinchè informi il Vaticano.
24 Kappler compone una lista di 320 uomini, tra cui la spia dell' OSS Giglio, composta da civili di oni classe sociale, 75 ebrei ed un prete. Il comandate della compagnia decimata si rifiuta di eseguire l'ordine della rappresaglia (maggiore Dobbrick, unico ufficiale che abbia rifiutato un ordine del Fuhrer). Anche un col. della Wehrmacht ricusa: tocca a Kappler agire. Entro 24 ore organizza la prima grande atrocità in Italia, in gran segreto. Il massacro avviene nelle grotte abbandonate in via Ardeatina: le Fosse Ardeatine. Per farsi forza, gli uomini di Kappler fanno uso di alcol: alla sera i genieri fanno saltare l'ingresso delle grotte per occultare i corpi. I tedeschi hanno ucciso, con un colpo alla testa, a volte lasciando ancora tramortite le persone, 335 uomini: 5 in più, inclusi nell'elenco per le frettolose operazioni.
25 La notizia arriva a Roma, annunciata a mezzogiorno dai giornali. Il testo di un comunicato parla dell'attentato e che per ogni tedesco è stato ordinato di uccidere un italiano: conclude dicendo che “l'ordine è già stato eseguito”. L'Osservatore Romano condanna l'attentato, giudicando i partigiano responsabili dei fatti di via Rasella che hanno provocato la morte di 320 vittime innocenti.
Domanda della corte: Faceste qualche appello alla popolazione romana o ai reponsabili dell'attentato, prima della rappresaglia?
Kesserling: prima no.
Corte: avvisaste la popolazione che stavate attuando una rappresaglia di 10 a uno?
K: No, ma non sono daccordo sul signifacato delle parole rappresaglia e avvertimento, perchè il prendere ostaggie l'avvisare la popolazione sono intesi solo ad evitare incidenti futuri.
Corte: Ma voi avreste potuto dire “se la popolazione romana non consegna entro un dato termine il responabile dell'attentato fucilerò 10 romani per ogni tedesco ucciso”?
K: Ora, in tempi più tranquilli, dopo tre anni passati, devo dire che l'idea sarebbe stata molto buona.
Corte: ma non lo faceste?
K: no, non lo facemmo. (Dagli atti del processo del 20/7/1948).
30 I tedeschi non rivelano l'identità degli assassinati, una crudeltà nei confronti della popolazione. Il GAP viene bloccato prima di un attentato, a causa delle divergenze con gli altri partiti della resistenza, dopo i fatti di via Rasella.
Aprile
1 Rivolta del pane: le donne in attesa davanti ale panetterie, travolgono la polizia fascista e sottraggono i sacchi di farina, riservati a pochi privilegiati.
3 Don Giuseppe Morosini, viene ucciso a Forte Bravetta. Era stato arrestato con l'accusa di aiutare i partigiani: a questo prete si ispirerà Rossellini, sempre nel film “Roma città aperta”.
7 A Ostia, un gruppo di donne saccheggia una panetteria che serve le truppe tedesche: le SS le catturano, le allineano davanti al muro e le uccidono con una scarica di mitragliatore. Kappler conduce un rastrellamento di 2000 uomini e ragazzi nel quartiere del Quadraro: metà di loro non tornerà più.
23 Il partigiano Blasi del GAP viene catturato: rivela i nomi dei compagni che hanno attuato l'attacco in via Rasella. Il GAP centrale è sgominato.
Maggio
10 Wolff, responsabile per il mantenimento dell'ordine in città è convocato dal papa.
11 Le truppe alleate attraversano il Rapido e il Garigliano: la penetrazione della linea Gustav è condotta dalle truppe francesi, tra cui i marocchini che cacciano i tedeschi dalle alture che portano a Roma. Le brutalità dei Goumiers, stupri su donne, uomini e bambini incontrati sulla loro strada, è una macchia indelebile per gli alleati. Nel film “La Ciociara” di De Sica, con Sophia Loren, ricorda questi eventi.
23 La seconda fase dell'offensiva alleata potrebbe travolgere le truppe tedesche in ritirata: Clark temendo che le truppe inglesi lo vogliano precedere a Roma, evita di portare avanti l'accerchiamento e punta su Roma. La guerra in Italia poteva finire molto prima. Il 25 Clark prosegue su Roma.
Giugno
2 Hitler abbandonerà la capitale senza combattere? Pio XII pronuncia un messaggio : “Chiunque alzi la mano contro Roma sarà colpevole di matricidio”. Ma il CLN e la giunta militare, insieme a Badogli e al re, si sono messi d'accordo con gli alleati: nella città eterna non ci sarà insurrezione.
5 Clark entra a Roma. Pio XII ringrazia i tedeschi e gli alleati per aver risparmiato la città dalla distruzione.
6 Gli alleati sbarcano in Normandia: inizia l'operazione Overlord.
Questa cronologia è stata presa da:
- “Roma città aperta”, Robert Katz, il Saggiatore editore.
- “Con cuore di donna”, Carla Capponi, il Saggiantore editore.
- "L'Italia invasa", Gianni Rocca, oscar storia Mondadori.
Il link su ibs per Kaputt Mundi
giovedì 13 settembre 2012
Il cane giallo di Georges Simenon
Un tentato omicidio in una cittadina del nord della Francia, vicino
Brest, Concarneau: un uomo viene sparato all'uscita di un bar. Segue un
vero omicidio, di un industriale, Le Pommeret. L'assassino sembra voler
colpire tutti gli appartenenti ad una cerchia di amici, che si
ritrovavano nel bar della cittadina: un medico, l'industriale morto, il
sindaco e un giornalista di provincia. Come unico denominatore un ceane
giallo, che si trova sempre sulle scene del crimine e di cui la
cittadinanza, ma anche le persone del bar, che si sentono un bersaglio
inerme, iniziano ad avere paura. Come se il cane fosse la loro
coscienza, cui rendere conto per un antico torto.
Ad indagare sulla vicenda il commissario Maigret: in realtà sembra non voler nemmeno indagare e lasciare neanche quando il sindaco lo minaccia dicendogli fi ritenerlo responsabile della situazione di panico che si è creata. Ma Maigret, affiancato da un giovane ispettore, Leroy ha una sua strategia, che si rivela nei dialoghi col collega: il suo metodo è basato sulla intuizione piuttosto che sulla deduzione (raccolta delle impronte, delle testimonianze). “ ho preso questa inchiesta dal rovescio, il che non mi impedirà di prendere la prossima dal diritto .. Una questione di atmosfera .. di facce .. Arrivando qui – gli dice ad un certo punto – mi sono trovato davanti ad una faccia che mi è piaciuta e non l'ho più mollata... ”.
Ne risulta un noir atipico, ma non meno “giallo” di altri: il punto di vista dello scrittore non è più che sta facendo l'indagine, ma gli altri personaggi, i quali vengono descritti molto bene, come i luoghi. In buona parte del libro l'investigatore è solo una presenza accennata (non sono presenti le sue riflessioni, i suoi pensieri), che solo alla fine del libro si ri prende le luci della ribalta per spiegare le ragioni dell'assassino.
Il link su ibs
Gennaio 2005
Ad indagare sulla vicenda il commissario Maigret: in realtà sembra non voler nemmeno indagare e lasciare neanche quando il sindaco lo minaccia dicendogli fi ritenerlo responsabile della situazione di panico che si è creata. Ma Maigret, affiancato da un giovane ispettore, Leroy ha una sua strategia, che si rivela nei dialoghi col collega: il suo metodo è basato sulla intuizione piuttosto che sulla deduzione (raccolta delle impronte, delle testimonianze). “ ho preso questa inchiesta dal rovescio, il che non mi impedirà di prendere la prossima dal diritto .. Una questione di atmosfera .. di facce .. Arrivando qui – gli dice ad un certo punto – mi sono trovato davanti ad una faccia che mi è piaciuta e non l'ho più mollata... ”.
Ne risulta un noir atipico, ma non meno “giallo” di altri: il punto di vista dello scrittore non è più che sta facendo l'indagine, ma gli altri personaggi, i quali vengono descritti molto bene, come i luoghi. In buona parte del libro l'investigatore è solo una presenza accennata (non sono presenti le sue riflessioni, i suoi pensieri), che solo alla fine del libro si ri prende le luci della ribalta per spiegare le ragioni dell'assassino.
Il link su ibs
Gennaio 2005
Chimaira di Valerio Massimo Manfredi
Esistono due anime in Manfredi: una da archeologo e una da giallista
d'azione. Quando nello scrittore prevale quest'ultima componente ne
escono fuori romanzi come questo, che catturano il lettore e non lo
lasciano fino alla fine.
Contemporaneamente, l'ispettrice delle Belle Arti di Volterra, Francesca Dionisi, con qui Fabrizio è entrato in confidenza, lo mette a conoscenza di una nuova incredibile scoperta: una stele con una doppia iscrizione, estrusca e latina. Sarebbe la chiave per comprendere questa lingua etrusca. Ma in realtà l'iscrizione è una maledizione lanciata nei secoli lontani, ma che agli occhi di Fabrizio e Francesca sembra legata alle morti di quei giorni a Volterra: “che tu sia meledetto sette volte Lars Thyrrens, sia maledetto il tuo seme e siano maledetti tutti coloro che in questa città alimentano l'abominio del tuo potere, siano maledetti fino allafine delle nove ere dei Rasna. Sia maledetta la bestia e siano maledetti coloro che la videro straziare un uomo innocente. Possano essi subire ciò che ha subito un eroe senza colpa e piangere lacrime di sangue....”
Questo libro, dal ritmo incalzante, ha il suo punto forte nel saper combinare argomenti storico-archeologici con aspetti da romanzo d'azione, stimolando la curiosità di chi legge: riuscirà Fabrizio a fermare la maledizione? Quale è il legame tra questi morti e il crimine di cui si parla nella maledizione?
Il link su ibs
Dicembre 2004
Siamo a Volterra: l'archeologo Fabrizio Castellani deve iniziare degli studi su una statua di bronzo, di provenienza etrusca, chiamata “L'ombra della sera”.
Delle telefonate anonime, che gli lo minacciano se non cessa la sua
indagina sulla statua lo spaventano. Ma viene ancor di più spaventato
dalle uccisioni, nelle campagne di Volterra: una bestia di dimensioni
notevoli ha sbranato dei tombaroli, e sono solo i primi. Nei giorni
successivi altre morti, sbranate dalla belva, tutte apparentemente
legate al ritrovamento di una tomba, i cui rilievi sono stati compiuti
da Fabrizio.
Nella tomba scorge i resti di un crudel rituale estrusto, il “Phersu”: quando una persona doveva discolparsi di una colpa particolarmente orribile veniva fatta combattere, con un cappuccio in testa e un braccio legato, contro delle belve. Infatti nella tomba si trovano mischiate assieme le ossa del condannato e quelle di un animale, di dimensioni eccezionali, lasciato assieme all'uomo per straziarne le carni nell'eternità.
Fabrizio si lascia suggestionare da questo ritrovamento: “ben
presto quell'oscurità silenziosa risuonava di una nenia lugubre, si
animava di presenza oscure, sinistre; spettri ammantati di nero che
trasportavano un feretro con sopra i brendelli cruenti, di un grande
corpo smembrato. E dietro ringhiava la belva, gli occhi fosforescenti
nel buio, schiumante di bava sanguigna, tenuta con lacci e cappi dai
bestiari strattonati dalla sua immane possanza. La trascinavano a forza
al suo ultimo destino: essere sepolta viva col suo pasto umano che
avrebbe dovuto saziarla per l'eternità.”Nella tomba scorge i resti di un crudel rituale estrusto, il “Phersu”: quando una persona doveva discolparsi di una colpa particolarmente orribile veniva fatta combattere, con un cappuccio in testa e un braccio legato, contro delle belve. Infatti nella tomba si trovano mischiate assieme le ossa del condannato e quelle di un animale, di dimensioni eccezionali, lasciato assieme all'uomo per straziarne le carni nell'eternità.
Contemporaneamente, l'ispettrice delle Belle Arti di Volterra, Francesca Dionisi, con qui Fabrizio è entrato in confidenza, lo mette a conoscenza di una nuova incredibile scoperta: una stele con una doppia iscrizione, estrusca e latina. Sarebbe la chiave per comprendere questa lingua etrusca. Ma in realtà l'iscrizione è una maledizione lanciata nei secoli lontani, ma che agli occhi di Fabrizio e Francesca sembra legata alle morti di quei giorni a Volterra: “che tu sia meledetto sette volte Lars Thyrrens, sia maledetto il tuo seme e siano maledetti tutti coloro che in questa città alimentano l'abominio del tuo potere, siano maledetti fino allafine delle nove ere dei Rasna. Sia maledetta la bestia e siano maledetti coloro che la videro straziare un uomo innocente. Possano essi subire ciò che ha subito un eroe senza colpa e piangere lacrime di sangue....”
Questo libro, dal ritmo incalzante, ha il suo punto forte nel saper combinare argomenti storico-archeologici con aspetti da romanzo d'azione, stimolando la curiosità di chi legge: riuscirà Fabrizio a fermare la maledizione? Quale è il legame tra questi morti e il crimine di cui si parla nella maledizione?
Il link su ibs
Dicembre 2004
Angeli e Demoni – Dan Brown
Secondo libro di Dan Brown (www.danbrown.com)
che arriva in Italia, dopo il Codice Da Vinci. In realtà è il primo di
Brown, essendo stato scritto nel 2000. Come nel primo (o secondo), il
protagonista è il dottor Langdon, esperto di simbologia religiosa, che
viene chiamato a Ginevra, in Svizzera, dal direttore del CERN, prof
Kohler. Un suo ricercatore, il fisico Vetra, è stato ucciso: marchiato a
fuoco sul petto, con una scritta che richiama una setta antica, gli
“Illuminati”.
Questa era stata creata nel 500, da scienziati, tra cui Galileo, per sfuggire al potere inquisitorio della Chiesa. Vetra stava effettuando delle ricerche sull'antimateria: era un religioso, cercava di conciliare le teorie scientifiche sul Big Bang, con la religione. L'assassino ha sottratto un gran quantitativo di antimateria dal laboratorio del CERN: questa quantità potrebbe, se esposta nell'ambiente, essere più potente di una bomba atomica.
Il dottor Kohler viene avvisato che il contenitore dell'Antimateria è stato avvistato in vaticano, da una telecamera della sicurezza: le guardie svizzere non riescono ad individuarne la posizione.
Brown e la figlia del dottor Vetra, Vittoria partono per Roma per cercare di individuare il recipiente dell'Antimateria, e scongiurare il pericolo della distruzione del Vaticano, ma anche per scoprire chi sta dietro l'omicidio del fisico Vetra. Esistono ancora gli Illuminati? Cosa vogliono ottenere? Nelle prime 100 pagine, circa, il tono del libro è piuttosto noioso e dove l'autore cita una serie di scoperte scientifiche, di teorie (come quelle dell'Antimateria), senza spiegarle, come se volesse solo stupire letture con tutti quei nomi altisonanti (tubo di Newton, fisica delle particelle ..). Quando l'azione si trasferisce a Roma, il libro cresce d'intensità: Langdon e Vittoria vengono accolti dal Camerlengo. In Vaticano è in corso l'elezione del nuovo papa, e il Camerlengo è l'autorità religiosa che in quel momento ne fa le veci.
Arriva una telefonata, a nome della setta degli “Illuminati”: sono stati rapiti 4 cardinali che verranno immolati, uno ogni ora, fino all'esplosione dell'Antimateria, a mezzanotte esatta. Langdon deve individuare il “Percorso degli Illuminati”, ideato dal Bernini che porta al covo della setta, per prevenire gli assassini. Tra monumenti di Roma, vecchi volumi della Biblioteca Vaticana, Langdon (e l'autore Brown) si trova più a suo agio. Volendo fare una critica al libro, direi che su questa parte Brown si è lasciato un pò prendere la mano: il personaggio deve affrontare via via prove più difficili, anche fisicamente. Sembra incredibile che una persona si possa lanciare da 6000 mt. e non si ammazzi: Brown avrebbe dovuto ispirarsi meno ad Indiana Jones.
Come il precedente libro, anche in questo thriller l'azione non manca, nella parte centrale, fino al colpo di scena finale che svela l'identità del personaggio che tira le fila dell'organizzazione degli Illuminati, Giano, ed è la meglio riuscita. Nel finale Brown, svelata l'identità di “Giano”, ha cercato di affrontare il delicato tema degli estremismi religiosi, riuscendoci in parte. La tesi è che è molto sottile il legame tra fede religiosa e estremismo: un'sottile come la differenza tra Angeli e Demoni.
Il link su ibs.
Dicembre 2004
Questa era stata creata nel 500, da scienziati, tra cui Galileo, per sfuggire al potere inquisitorio della Chiesa. Vetra stava effettuando delle ricerche sull'antimateria: era un religioso, cercava di conciliare le teorie scientifiche sul Big Bang, con la religione. L'assassino ha sottratto un gran quantitativo di antimateria dal laboratorio del CERN: questa quantità potrebbe, se esposta nell'ambiente, essere più potente di una bomba atomica.
Il dottor Kohler viene avvisato che il contenitore dell'Antimateria è stato avvistato in vaticano, da una telecamera della sicurezza: le guardie svizzere non riescono ad individuarne la posizione.
Brown e la figlia del dottor Vetra, Vittoria partono per Roma per cercare di individuare il recipiente dell'Antimateria, e scongiurare il pericolo della distruzione del Vaticano, ma anche per scoprire chi sta dietro l'omicidio del fisico Vetra. Esistono ancora gli Illuminati? Cosa vogliono ottenere? Nelle prime 100 pagine, circa, il tono del libro è piuttosto noioso e dove l'autore cita una serie di scoperte scientifiche, di teorie (come quelle dell'Antimateria), senza spiegarle, come se volesse solo stupire letture con tutti quei nomi altisonanti (tubo di Newton, fisica delle particelle ..). Quando l'azione si trasferisce a Roma, il libro cresce d'intensità: Langdon e Vittoria vengono accolti dal Camerlengo. In Vaticano è in corso l'elezione del nuovo papa, e il Camerlengo è l'autorità religiosa che in quel momento ne fa le veci.
Arriva una telefonata, a nome della setta degli “Illuminati”: sono stati rapiti 4 cardinali che verranno immolati, uno ogni ora, fino all'esplosione dell'Antimateria, a mezzanotte esatta. Langdon deve individuare il “Percorso degli Illuminati”, ideato dal Bernini che porta al covo della setta, per prevenire gli assassini. Tra monumenti di Roma, vecchi volumi della Biblioteca Vaticana, Langdon (e l'autore Brown) si trova più a suo agio. Volendo fare una critica al libro, direi che su questa parte Brown si è lasciato un pò prendere la mano: il personaggio deve affrontare via via prove più difficili, anche fisicamente. Sembra incredibile che una persona si possa lanciare da 6000 mt. e non si ammazzi: Brown avrebbe dovuto ispirarsi meno ad Indiana Jones.
Come il precedente libro, anche in questo thriller l'azione non manca, nella parte centrale, fino al colpo di scena finale che svela l'identità del personaggio che tira le fila dell'organizzazione degli Illuminati, Giano, ed è la meglio riuscita. Nel finale Brown, svelata l'identità di “Giano”, ha cercato di affrontare il delicato tema degli estremismi religiosi, riuscendoci in parte. La tesi è che è molto sottile il legame tra fede religiosa e estremismo: un'sottile come la differenza tra Angeli e Demoni.
Il link su ibs.
Dicembre 2004
L'impagliatore di Luca di Fulvio
L'uomo ha una missione da compiere: se ne rende conto dopo il primo
(casuale) triplice omicidio, di una coppietta e di un guardone in un
bosco. Una volta presa la decisione, deve portarla a termine. Il
tempo per lui scorre lento, perchè decisa la cosa, la cosa in fondo era
già compiuta. Il tempo riguardava più gli altri. Quelli, o quella, che
il tempo avrebbe condannato.
L'ispettore Amaldi, brillante funzionario di polizia, comprende per primo che dietro i delitti non ci sia un “normale” assassino, che il serial killer colpirà ancora.
Giuditta è una studentessa del corso di Antropologia tenuto dal professor Avildsen. Timida, ma capace di vedere i problemi altrui, senza saper risolvere i propri. Come un miope che, sforzandosi vede bene il particolare, perdendo però lo sguardi d'insieme. Giuditta si rivolge ad Amaldi per denunciare uno studente che la perseguita con telefonate oscene: entrambi sentono un'attrazione reciproca, ma non hanno il coraggio di rivelarla.
La città dove si svolge il giallo è sul mare, presa dal caos dello sciopero dei raccoglitori dell'immondizia.
È un giallo lento, con pochi dialoghi, giocato sulla psicologia dei personaggi: il poliziotto “crociato”, con la sua missione da compiere e l'uomo, con la propria mortale missione. Sullo stile di Harris, anche per la cupezza delle atmosfere.
Peccato per il finale: laddove nei libri di Harris il male, sebbene venga sconfitto riesce lo stesso a dare l'ultima pugnalata, in questo l'autore sceglie la strada più semplice, col buono che sconfigge il cattivo.
Dal questo libro è stato tratto un film, autore Eros Puglielli, con Luigi Lo Cascio nel ruolo dell'ispettore.
Il link con informazioni sul film è questo ; il link su ibs.
L'ispettore Amaldi, brillante funzionario di polizia, comprende per primo che dietro i delitti non ci sia un “normale” assassino, che il serial killer colpirà ancora.
Giuditta è una studentessa del corso di Antropologia tenuto dal professor Avildsen. Timida, ma capace di vedere i problemi altrui, senza saper risolvere i propri. Come un miope che, sforzandosi vede bene il particolare, perdendo però lo sguardi d'insieme. Giuditta si rivolge ad Amaldi per denunciare uno studente che la perseguita con telefonate oscene: entrambi sentono un'attrazione reciproca, ma non hanno il coraggio di rivelarla.
La città dove si svolge il giallo è sul mare, presa dal caos dello sciopero dei raccoglitori dell'immondizia.
È un giallo lento, con pochi dialoghi, giocato sulla psicologia dei personaggi: il poliziotto “crociato”, con la sua missione da compiere e l'uomo, con la propria mortale missione. Sullo stile di Harris, anche per la cupezza delle atmosfere.
Peccato per il finale: laddove nei libri di Harris il male, sebbene venga sconfitto riesce lo stesso a dare l'ultima pugnalata, in questo l'autore sceglie la strada più semplice, col buono che sconfigge il cattivo.
Dal questo libro è stato tratto un film, autore Eros Puglielli, con Luigi Lo Cascio nel ruolo dell'ispettore.
Il link con informazioni sul film è questo ; il link su ibs.
Improbable di Adam Fawer
David Caine
è uno statistico brillante, riesce ad eseguire calcoli complicati in
pochi istanti. Su un tavolo da poker, una sera, perde 11000 dollari e
diviene debitore nei confronti della mafia russa. Sviene e si risveglia
all'ospedale, con a fianco il fratello gemello Jasper. In un flash back
vede il declino della sua vita: abile assistente universitario, è
costretto a smettere l'insegnamento a causa delle sue crisi epilettiche.
Nava Vener
è un'agente della CIA: ma è una doppiogiochista, perché prima era stata
un'agente addestrata dal KGB. Ora vende i suoi servigi al miglior
offerente. A causa di un debito con la RDEI (servizi segreti coreani)
viene costretta a recuperare in fretta una grossa cifra.
James Forsythe
è il direttore della NSA (agenzia della sicurezza): spia i progetti e
le ricerche delle altre agenzie e di enti privati. Il suo scopo è poi
rivenderli e guadagnarci sopra.
Una delle ricerche che l'ha colpito è quella del dottor Tversky, biologo: sta sperimentando (su una sua studentessa di nome Julia) una terapia che porta alla schizofrenia.
Per
curarsi Caine è si convince di sperimentare una cura innovativa, ma
inizia anche ad avere delle "visioni": vede il futuro, anzi ne vede
molti, di futuri possibili che si svolgono davanti ai suoi occhi. Caine è
in grado di scegliere quale futuro avere, semplicemente facendo
scorrere indietro il "nastro" del film delle sue visioni e scegliendo
quella migliore. David Caine è il "demone di Laplace", un "demone" capace di controllare sia il passato che il futuro, partendo dall'osservazione di un istante qualsiasi del presente.
Julia muore durante l'ultimo esperimento di Tversky: vede l'infinito, solo per un barlume di tempo, poi muore. Il dottore allora sposta la sua attenzione su Caine e Forsythe, che lo sta spiando e cui Tversky si è rivolto per avere dei fondi, decide di rapirlo. Si rende conto delle enormi potenzialità, non solo scientifiche di una mente in gradi prevedere il futuro e influenzarlo: recluta l'agente Vener per il rapimento di Caine.
Julia muore durante l'ultimo esperimento di Tversky: vede l'infinito, solo per un barlume di tempo, poi muore. Il dottore allora sposta la sua attenzione su Caine e Forsythe, che lo sta spiando e cui Tversky si è rivolto per avere dei fondi, decide di rapirlo. Si rende conto delle enormi potenzialità, non solo scientifiche di una mente in gradi prevedere il futuro e influenzarlo: recluta l'agente Vener per il rapimento di Caine.
Ma
le cose non seguono il corso voluto: grazie alle visioni, che Caine
inizia a dominare, riesce a sfuggire al rapimento, aiutato anche
dall'agente.
La trama prosegue fino al gran finale, in un susseguirsi di colpi di scena e rivelazioni senzazionali che spiegano le visioni di Caine con le teorie probabilistiche di Heisemberg.
La trama prosegue fino al gran finale, in un susseguirsi di colpi di scena e rivelazioni senzazionali che spiegano le visioni di Caine con le teorie probabilistiche di Heisemberg.
Questo
thriller combina la complessità dei libri di Forsythe (Dossier Odessa,
Il giorno dello sciacallo), con una trama ricca di personaggi e azione,
con gli innesti sul soprannaturale alla Deaver (la parte oscura della
nostra mente). Nel libro convivono realtà (le spie che vogliono rapire e
usare Caine) e fantasia (i mille possibili futuri che si vede davanti),
e ciò è reso possibile dalle teorie scientifiche la cui esposizione
comunque non appesantisce il libro. Rimane una senzazione strana alla
fine della cavalcata finale per scoprire il finale: ma sarà vero? Se
sono vere le basi scientifiche, beh allora magari non è vero ma è molto
PROBABILE.
Concetti propedeutici
Per semplificare la lettura del libro di Fawer "Improbable", spiego brevemente alcuni dei concetti fisici di cui si parla del libro.Fisica classica: il mondo è governato da delle leggi assolute e precise (per es. le leggi newtoniane sul moto). Questa modo di concepire la fisica prende piede nel periodo illuminista, fino alla confutazione da parte di Heisemberg negli anni 30.
Pierre Simone Laplace (23/03/1749 - 05/03/1827): fisico, matematico e statistico francese. Ipotizzò per primo la teoria sulla nascita della terra in seguito alla contrazione dovuta alla gravità di una nube primordiale di gas in rotazione. Pubblicò la prima versione di "Teoria analitica della probabilità". Per conciliare la sua teoria probabilistica con le leggi assolute della fisica ideò il concetto del Demone di Laplace: un "demone" capace di tenere sotto controllo sia il passato che il futuro, partendo dall'osservazione di un istante qualsiasi del presente.
Heisenberg (1901-1976): fisico tedesco, portò alla nascita della fisica quantistica. Creatore del "Principio di indeterminazione", secondo cui è impossibile misurare contemporaneamente la velocità e della posizione di una particella. Conseguenze di questa teoria: i fenomeni osservati obbediscono a leggi diverse da quelli non osservati (Vedere il Gatto di Schrodinger http://www.fmboschetto.it/didattica/Boltzmann/gatto_di_schrodinger.html#IL%20GATTO%20AL%2050%20%%20VIVO%20ED%20AL%2050%20%%20MORTO). Questo costrinse gli scienziati ad ammettere che tutto era, letteralmente, possibile, dato che in un mondo governato dalle probabilità piuttosto che dalle certezze, tutti gli eventi sono possibili.
Citazioni dal libro: visioni dall'infinito
Voglio riportare alcuni passi, i migliori secondo me, in cui si mostrano le visioni che hanno Caine e Julia, dell'infinito, che abbracciando passato presente e futuro viene chiamato "Ogniquando", mentre il presente è il Quando.
Come vi sentireste se poteste prevedere tutto del vostro futuro, influenzandolo a vostro favore? Vedere l'infinito, l'infinito del nostro passato e attuale futuro. Vediamo come c'è lo descrive Julia: "E' più che complicato, perché è infinito. E' l'eternità che si espande in tutte le direzioni contemporaneamente, ma la strada sinuosa è talmente contorta che assomiglia più ad un piano che a un sentiero". Questo è ciò che vede Julia negli istanti precedenti la sua morte celebrale, condotta alla follia da una voce che la guida. "La Voce le stava sussurrando qualcosa. Le prometteva che l'avrebbe lasciata libera se solo avesse guardato un minuscolo pezzetto della grande eternità. Solo un pezzetto e poi sarebbe finito tutto. Così lei guarda. Dato che tutto è in ogni luogo, ovunque lei guardi vede vede tutto. La difficoltà sta nel separarlo dal resto. E poi lo vede, proprio lì, davanti ai suoi occhi .. ma non c'è ne uno singolo, bensì un milione, un miliardo. Tantissimo sono uguali, ma tantissimi sono diversi, dallo sconfinato al minuscolo."
Quando anche Caine si rende conto del suo potere, si pone il dilemma di come usarlo "Sapeva che una volta uscito dal locale non avrebbe quasi avuto più memoria di ciò che aveva visto, perché il suo cervello non poteva contenere tutto .. E fu felice di dimenticare. Se non sapeva, non era costretto a scegliere. Non poteva sopportare di poter vivere con tutte quelle responsabilità, con tutte quelle scelte. Anche se avesse deciso di vivere su un'isola deserta, le sue azioni si sarebbero propagate nell'universo. Persino la decisione più semplice avrebbe fatto vivere qualcuno e morire qualcun altro. Non ce l'avrebbe mai fatta."
Dicembre 2004
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