E' un libro che racconta del rapimento di 8 ostaggi, 8 ragazze e 2
loro insegnanti, da parte di 3 evasi. Le ragazze sono mute, così come
anche una delle loro insegnanti. I rapitori si comportano come se non
avessero nulla da pardere: bloccano il pullmann delle ragazze e lo
portano in un mattatoio abbandonato.
Il capo di questi, Handy, è cinico, furbo e sadico: "Io sono la morte"
dice di se stesso. Nonostante l'azione si svolga in una sola giornata,
da rapimento fino alla fine, sospirata perchè libera il lettore dalla
tensione, l'inizio del libro ha un ritmo piuttosto lento. Ma bisogna
avere la pazienza di leggerlo fino in fondo: la stessa pazienza che deve
avere il negoziatore dell'FBI chiamato a dirigere la trattativa, Arthur Potter.
Potter
cerca di capire come ragiona il capo dei sequestratori, cosa desidera,
in modo da prevederne le mosse: deve prolungare la trattativa, far
stancare i rapitor, finchè non si convincano che l'unica cosa che
possano fare è arrendersi.
Ma Handy è un osso duro ed inizia così
una battaglia psicologica, che occupa la parte centrale del libro, tra
Potter, chiuso nel suo furgone blindato deell'FBI e Handy, chiuso nel
mattatoio dove ha rinchiuso le donne.
Ma il negoziatore deve
vedersela anche con altri nemici: il viceprocuratore del Kansas che
vorrebbe lasciar andar via subito i rapitori; una squadra di liberazione
ostaggi dello stato che, indipendente dalle tratative dei federali,
intende far irruzione nel mattatoio.
Tra le rapite, Melanie
la maestra giovane, si rivela un aiuto insperato, perchè cerca di fari
uscire di nascosto delle bambine dal mattatotio. Deaver descrive
profondamente questo personaggio: una ragazza muta, ma che riesce a
comprendere in parte quello che le dice Handy. La ragazza ha un suo
rifugio privato immaginario, nella propria mente: è dove si nasconde per
sfuggire il male che ha attorno; qui riceve le visite di musicisti, e
di De L'Epee (l'inventore del linguaggio dei sordi).
Melanie, Potter e
Handy: nell'ultima parte del libro la tensione cresce man mano, col
passare delle ore dell'ultimatum, che scorrono troppo in fretta. Quando
tutto sembra risolto, il colpo di scena: Deaver ci costringe a leggere
le pagine fino all'ultima, per l'ansia di conoscere quale è il finale.
Il sito ufficiale di Jeffery Deaver: http://www.jefferydeaver.com/
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Novembre 2004
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