giovedì 13 settembre 2012

Niente di vero tranne gli occhi - Giorgio Faletti

La prima cosa da dire è che il secondo libro di Faletti è meglio del primo (Io uccido). Mentre il primo perdeva di smalto a tre quarti della storia, con il libro che finiva con il coronamento della storia d'amore del protagonista, il poliziotto Frank Ottobre. In questo, fino alla fine, non si riesce a capire chi è l'assassino, anche se a metà storia si arriva ad un primo arrestato, e soprattutto cosa lo lega alle persone che uccide.
In "Niente di vero" è presente ancora un ex poliziotto: il solitario Jordan Marsalis, zio della prima vittima, cui viene chiesto di indagare, in modo non ufficiale. La sua storia si intreccia con quella di Lysa Guerrero, che si è appena trasferita a New York. Infine il commissario Maureen Martini, ferita agli occhi a Roma durante nel rapimento del suo fidanzato, e che arriva a New York per essere operata. Tutti e tre, con ruoli diversi, saranno determinanti nello scoprire il perchè delle morti: i corpi composti come i personaggi di Peanuts.
L'unica nota che stona, nel libro, è appunto l'escamotage che permette a Maureen Martini di "vedere" delle scene del passato della prima vittima e che permettono di indirizzare l'indagine di Jordan nella giusta direzione.
Sopra tutti la città di New York, dove si svolge la maggior parte del libro, a parte la parentesi romana, che permette a Faletti di introdurre il personaggio di Maureen.
"O scelto di ambientare la storia a New York per creare un giallo con personaggi alla ricerca della propria identità" ha detto Faletti in un'intervista. Infatti nel libro scrive "Lì [a Roma], ad ogni passo, si respirava il profumo di quello che gli americani avevano cercato ostinatamente di costruirsi: il passato. .. Ora, purtroppo per loro, chiunque si trovasse a passare davanti alle rovine di Ground Zero poteva capire come ci si sentisse passando di fianco a quello che restava del Colosseo."
La storia, anche se Faletti descrive nei dettagli i personaggi e le loro storie, non è mai pesante: molto cruda la descrizione dei personaggi "negativi" che, paradossalmente, sono proprio le vittime del killer.
Alla fine, tutti i protagonisti la trovano, la loro identità: in questo Faletti è stato molto coraggioso, scrivendo per Jordan, l'ex poliziotto che ad inizio libro voleva scappare da tutto e tutti, un finale decisamente fuori dagli schemi.

Il libro ha anche un sito: www.nientedivero.it.

Il link su ibs
Ottobre 2004

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