Secondo libro di Dan Brown (www.danbrown.com)
che arriva in Italia, dopo il Codice Da Vinci. In realtà è il primo di
Brown, essendo stato scritto nel 2000. Come nel primo (o secondo), il
protagonista è il dottor Langdon, esperto di simbologia religiosa, che
viene chiamato a Ginevra, in Svizzera, dal direttore del CERN, prof
Kohler. Un suo ricercatore, il fisico Vetra, è stato ucciso: marchiato a
fuoco sul petto, con una scritta che richiama una setta antica, gli
“Illuminati”.
Questa era stata creata nel 500, da scienziati, tra cui
Galileo, per sfuggire al potere inquisitorio della Chiesa. Vetra stava
effettuando delle ricerche sull'antimateria: era un religioso, cercava
di conciliare le teorie scientifiche sul Big Bang, con la religione.
L'assassino ha sottratto un gran quantitativo di antimateria dal
laboratorio del CERN: questa quantità potrebbe, se esposta
nell'ambiente, essere più potente di una bomba atomica.
Il dottor Kohler viene avvisato che il contenitore dell'Antimateria è
stato avvistato in vaticano, da una telecamera della sicurezza: le
guardie svizzere non riescono ad individuarne la posizione.
Brown e la
figlia del dottor Vetra, Vittoria partono per Roma per cercare di
individuare il recipiente dell'Antimateria, e scongiurare il pericolo
della distruzione del Vaticano, ma anche per scoprire chi sta dietro
l'omicidio del fisico Vetra. Esistono ancora gli Illuminati? Cosa
vogliono ottenere? Nelle prime 100 pagine, circa, il tono del libro è
piuttosto noioso e dove l'autore cita una serie di scoperte
scientifiche, di teorie (come quelle dell'Antimateria), senza spiegarle,
come se volesse solo stupire letture con tutti quei nomi altisonanti
(tubo di Newton, fisica delle particelle ..). Quando l'azione si
trasferisce a Roma, il libro cresce d'intensità: Langdon e Vittoria
vengono accolti dal Camerlengo. In Vaticano è in corso l'elezione del
nuovo papa, e il Camerlengo è l'autorità religiosa che in quel momento
ne fa le veci.
Arriva una telefonata, a nome della setta degli “Illuminati”: sono
stati rapiti 4 cardinali che verranno immolati, uno ogni ora, fino
all'esplosione dell'Antimateria, a mezzanotte esatta. Langdon deve
individuare il “Percorso degli Illuminati”, ideato dal Bernini che porta
al covo della setta, per prevenire gli assassini. Tra monumenti di
Roma, vecchi volumi della Biblioteca Vaticana, Langdon (e l'autore
Brown) si trova più a suo agio. Volendo fare una critica al libro, direi
che su questa parte Brown si è lasciato un pò prendere la mano: il
personaggio deve affrontare via via prove più difficili, anche
fisicamente. Sembra incredibile che una persona si possa lanciare da
6000 mt. e non si ammazzi: Brown avrebbe dovuto ispirarsi meno ad
Indiana Jones.
Come il precedente libro, anche in questo thriller l'azione non
manca, nella parte centrale, fino al colpo di scena finale che svela
l'identità del personaggio che tira le fila dell'organizzazione degli
Illuminati, Giano, ed è la meglio riuscita. Nel finale Brown, svelata
l'identità di “Giano”, ha cercato di affrontare il delicato tema degli estremismi religiosi,
riuscendoci in parte. La tesi è che è molto sottile il legame tra fede
religiosa e estremismo: un'sottile come la differenza tra Angeli e
Demoni.
Il link su ibs.
Dicembre 2004
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