lunedì 24 settembre 2012

Aristotele Detective di Margaret Doody

Un giallo ambientato ad Atene, nel 330 a.c., quando il regno macedone di Alessandro Magno è in forte espansione e sta sconfiggendo le armate persiane di Dario. Un ex arconte, Boutades, viene ucciso nella sua casa: viene accusato un esule, Filemone, costretto a fuggire per aver ucciso durante una rissa.
Lo deve difendere il cugino Stefanos, che è il parente più prossimo di Filemone ma anche l'unico maschio della famiglia (il padre è morto). Si ritrova così, solo, di fronte alle accuse della fratria di Boutades, agli sguardi ostili degli ateniesi, che lo considerano addirittura un amico dei persiani.
Stefanos, si rivolge al suo vecchio maestro, Aristotele, l'unica persona di cui può fidarsi in Atene. Questo l'inizio del romanzo, con Aristotele che ricorda il personaggio di Sherlock Holmes: il libro non brilla per gli aspetti di indagine, i colpi di scena, ma per la buona ricostruzione dell'ambiente storico e sociale dell'epoca.
Sono descritti nel dettaglio i vestiti degli ateniesi benestanti, gli arredamenti delle case, ma anche gli usi, come il rito funerario e le varie fasi del processo che Stefanos deve affrontare.

Come indagatore, Aristotele, ricorda altri personaggi del giallo come Nero Wolfe, poichè si muove poco dalla propria casa: è Stefanos il suo braccio, che dovrà travestirsi per mischiarsi ai pescatori del Pireo, accompagnare la moglie del cugino al sicurio in Macedonia ed essere coinvolto in un imboscata in cui rischia la vita. Ma le deduzioni logiche de "La Mente" permetteranno l'analisi degli indizi e alla risoluzione dell'enigma.

Marzo 2005
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