giovedì 13 settembre 2012

L'impagliatore di Luca di Fulvio

L'uomo ha una missione da compiere: se ne rende conto dopo il primo (casuale) triplice omicidio, di una coppietta e di un guardone in un bosco. Una volta presa la decisione, deve portarla a termine. Il tempo per lui scorre lento, perchè decisa la cosa, la cosa in fondo era già compiuta. Il tempo riguardava più gli altri. Quelli, o quella, che il tempo avrebbe condannato.
L'ispettore Amaldi, brillante funzionario di polizia, comprende per primo che dietro i delitti non ci sia un “normale” assassino, che il serial killer colpirà ancora.
Giuditta è una studentessa del corso di Antropologia tenuto dal professor Avildsen. Timida, ma capace di vedere i problemi altrui, senza saper risolvere i propri. Come un miope che, sforzandosi vede bene il particolare, perdendo però lo sguardi d'insieme. Giuditta si rivolge ad Amaldi per denunciare uno studente che la perseguita con telefonate oscene: entrambi sentono un'attrazione reciproca, ma non hanno il coraggio di rivelarla.
La città dove si svolge il giallo è sul mare, presa dal caos dello sciopero dei raccoglitori dell'immondizia.
È un giallo lento, con pochi dialoghi, giocato sulla psicologia dei personaggi: il poliziotto “crociato”, con la sua missione da compiere e l'uomo, con la propria mortale missione. Sullo stile di Harris, anche per la cupezza delle atmosfere.
Peccato per il finale: laddove nei libri di Harris il male, sebbene venga sconfitto riesce lo stesso a dare l'ultima pugnalata, in questo l'autore sceglie la strada più semplice, col buono che sconfigge il cattivo.

Dal questo libro è stato tratto un film, autore Eros Puglielli, con Luigi Lo Cascio nel ruolo dell'ispettore.
Il link con informazioni sul film è questo ; il link su ibs.

Nessun commento:

Posta un commento