Agli anni bui, in Francia, sotto la minaccia delle spie dell'OVRA, che riuscirono ad eliminare i fratelli Rosselli. Fino alla repubblica sociale:
"La cosa strana di questa strana repubblica di Salò è la quantità di corpi, milizie, legioni. A parte l'esercito di Graziani e le SS italiane, c'è la Decima Mas di Borghese, la Guardia Nazionale repubblicana di Ricci, le brigate nere di Pavolini, c'è la Muti a Milano, il reparto di Pietro Koch a Milano, quello di Caruso, quello di carità, che di carità ha solo il nome . Ci sono tantissime formazioni che si combattono tra di loro. C'è un'aria di disgragazione, putrefazione. Molti probabilmente sanno di andare verso il nulla e vogliono trascinare tutto verso il nulla, verso la morte. Forse è per questo che ci sono tanti simboli che richiamano la morte. E poi, ci sono i fascisti fanatici, ci sono quelli che vogliono la pacificazione, ci sono quelli che si arricchiscono e sis stanno costruendo un futuro per quando finirà la guerra, intransigenti nei comizi, ma che trattano col nemico segretamente, e ci sono anche i socializzatori. Ci sono persino socialisti come Silvestri e come Bombacci, che proprio qui a Genova ha fatto un comizio da sindacalista rivoluzionario e ha detto che soltanto Mussolini potrà fare la rivoluzione proletaria e riportare il fascismo all'ideale rivoluzionario originale. Ci sono sadici cocainomani che formano reparti di polizia, ci sono attori morbosi che assistono alle torture nelle varie Ville Tristi e si fanno fotografare con i gerarchi. Ci sono ragazzini di 17 anni che si vogliono arruolare nella Decima per salvare l'onore dell'Italia, per cancellare l'8 settembre. C'è davvero di tutto nella RSI. Repubblica Sociale sì, ma pur sempre italiana."Altri racconti preferiscono raccontare la quotidianità della vita, sotto l'ombra del fascio: "Lo strummolo con la tiriteppola" Diana Lama, "Un delitto a fumetti" Ernesto G. Laura (dove una redizione di un fumetto si inventa un delitto all'interno del gruppo in crisi per alcune tavole relative a Tarzan, sulla rivista audace).
Non tutti i racconti sono ben riusciti: lo stile del racconto breve probabilmente non si addice ad autori che hanno bisogno di più pagine per far lievitare la storia. Ma comunque tutti servono a ricreare quel clima del ventennio, le divise, il voi anzichè il lei, il gerarca intoccabile, a volte in modo più efficace delle pagine dei libri di storia.
Indice:
Introduzione (Gian Franco Orsi);
L'unico fascista buono (Alan D. Altieri);
Fortunae plango vulnera (Andrea Carlo Cappi);
Scarpette rosse (Alfredo Colitto);
Un delitto in via Panisperna (Danila Comastri Montanari);
La gabbia del canarino (Nino Filastò);
Sembrava che vi conosceste (Marcello Fois);
Scarface (Leonardo Gori);
Agro Agro Pontino (Carmen Iarrera);
La vestale (Sergio Kraisky);
Lo strummolo con la tiriteppola (Diana Lama);
Un delitto a fumetti (Ernesto G. Laura);
Fascismo = velocità + ardore (Giulio Leoni);
Ero un ragazzo prodigio (Carlo Lucarelli);
Oratorio funebre per l'assassinio del Cinno con tre voci recitanti e un morto (Loriano Macchiavelli);
A cercar la bella morte (Ettore Maggi);
Attendo istruzioni (Maurizio Matrone);
La galleria dei titani (Giancarlo Narciso);
I ragazzi del molo (Divier Nelli);
Il segreto di Karcheloko (Giancarlo Pagani);
Il sangue dei santi (Ben Pastor);
Anime amareggiate (Claudia Salvatori);
La velata (Giampaolo Simi);
Per sempre (Alda Teodorani);
Piazza della passera (Franco Valleri);
Omicidio di frontiera (Diego Zandel);
Un uomo di cultura (Giovanni Zucca).
aprile 2005
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