Un giallo con una protagonista femminile, un funzionario del Sisde,
Irene Bettini. Non è un'agente operativo, poichè si occupa dell'ufficio
che archivia le informazioni che arrivano ai servizi. Conosce Taddei, un
agente operativo che vuole sapere tutto del sistema di fuzionamento del
suo archivio. Se ne innamora: tra loro nasce una relazione
sentimentale, sebbene l'agente sia già sposato.
Ma dopo il ferimento
dell'agente, la sua vità subisce una brusca deviazione dalla
quotidianità. Sospettata di aver sparato a Taddei, viene ricercata dalla
polizia. Anche il libro prende ritmo a questo punto, con la
protagonista, Irene che non sa più di chi fidarsi: nè del proprio capo,
nè del giudice che coinduce le indagini ... dovrà condurre un'indagine
privata, ai limiti della legalità, per cercare le prove che la
scagionino e capire da chi è partita la fuga di notizie.
La figura del personaggio è un pò debole e, almeno nella parte
iniziale, scontata (single, carina, con una storia alle spalle). Il
libro, che parte in sordina, cresce nella parte centrale, dove Irene si
trova coinvolta in un gioco più grande di lei. Ha il difetto di avere un
finale un po' prevedibile, con l'innamoramento tra l'agente "buono" e
la novella investigatrice. Anche lo spunto da cui parte l'inchiesta, una
fuga di notizie da parte di in parlamentare nei confronti della mafia,
poteva essere utilizzato per costruire una storia più complessa.
Maggio 2005
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