Avevo letto "La nevicata dell'85" di Colaprico e Valpreda: bel libro giallo ambientato nella Milano degli anni 80, con protagonista il maresciallo Binda.
In questo romanzo, ambientato nella Milano di questi anni, il
protagonista è un ispettore di Polizia, di nome Francesco Bagni:
ispettore della omicidi, della squadra mobile di via Fatebenefratelli.
Sono tre storie: nella prima viene trovata una ragazza morta, nel suo
appartamento di piazza Piola, uccisa e con un dente di narvalo
conficcato in gola. Partendo dall'indagine, Colaprico cerca di
descrivere la città di Milano e i suoi abitanti: le prostitute, gli
architetti (che hanno grandi sogni per cambiare l'immagine della città),
modelle, spacciatori (gli uni legati alle altre). Bagni deve indagare
nella stazione centrale, deve seguire le tracce del padre della vittima
(un diplomatico con legami con i servizi). Nel libro sono citati per
nome anche i personaggi politici: il sindaco Albertini e il governatore
della regione Formigoni.
Il profilo dell'ispettore Bagni è un pò sfuocato: emerge man mano dai
suoi ricordi passati, le storie d'amore finite, i suoi genitorie
emigrati in Svizzera. L'amaro giudizio su Milano, su quanto stia
cambiando (in peggio) è spietato, come il giudizio sulla propria vita,
arrivata alla soglia dei quarant'anni:
Milano stava cambiando inesorabilmente e gli piaceva sempre meno,
così diceva. Come un trapezista che aveva perso il senso
dell'equilibrio, era una città che oscillava tra modernità e decadenza.
Lo stile del personaggio è quello preso dal dottor Lamberti, protagonista dei romanzi di Scerbanenco, che esprimeva un giudizio analogo su Milano (ma alla fine degli anni 60): la differenza è che Scerbanenco aveva dato meno spazio alle riflessioni personali e alla vita passata dei suoi personaggi. Colaprico ha scelto la strada diversa: inframmezzare le parti di azione con le parti di riflessione e questo rende il libro più lento e meno crudo.
Post luglio 2004
Link su ibs
Nessun commento:
Posta un commento