Siamo in piena guerra civile, in Spagna, nel 1936, nella provincia di
Aragona. Nonostante ciò non è un romanzo di azione, come sembrerebbe
dalle premesse.
Le persone, la natura l'ambiente sono fermi, in attesa dello scatenarsi di qualcosa. Si parte da un omicidio: è il poeta Lorca, ucciso da un colpo di pistola alla nuca. Il militare che lo rinviene, il tenente Bora, non lo riconosce.
Contemporaneamente, sul campo opposto, l'americano "Felipe" Walton, che si aspettava l'arrivo di Lorca, va alla sua ricerca. Scopre anche lui il cadavere di Lorca (Bora nel frattempo se ne è andato) lo porta al suo campo e si preoccupa di seppellirlo.
Nel campo internazionalista convivono sia combattenti comunisti, come il francese Brissot, che anarchici e anche un evaso dalla galera (il basco Maetzu). Walton è il comandante del gruppo, ha combattuto al massacro di Guadalajara e prima ancora nei campi della 1 guerra mondiale a Soisson, ma si porta dentro un segreto.
Lui ha provato paura, paura della morte, che non ha condiviso con nessuno, a Guadalajara stava scappando quando è stato ferito.
Nel campo nazionalista è presente il colonnello Serrano: questi chiede a Bora di indagare sull'omicidio, per verificare se sono stati i comunisti. Nel campo franchista si trovano, tra gli altri, Fuentes, un ex poliziotto, Tomè, un omosessuale e Niceto un ex attore.
Dell'indagine Bora deve riferire a Cziffra, un suo superiore all' Abwher: questi confida a Bora che Lorca era protetto dai servizi segreti. A Teruel, Bora si imbatte in altri militari, che sembrano legati a quella morte, agenti dei servizi, ma anche in Walton, che come lui vuole sapere chi e perchè ha ucciso il poeta.
L'indagine porta Bora a conoscere Remedios, una donna che vive in una cappella sconsacrata (considerata una "Brujos", strega): sia Bora che Walton sono attratti da Remedios e l'americano ne è molto geloso; per Bora è un incontro fondamentale, scopre l'amore.
L'azione ha una svolta con il faccia a faccia tra l'americano: decidono di raccontarsi ciò che sanno (dopo uno scontro fisico) per condividere le informazioni.
Bora riesce a scoprire chi è l'assassino, un militare dell'esercito franchista, ma non riesce a comunicarlo all'americano, perchè il suo superiore lo trasferisce a Teruel, dove stanno per iniziare i combattimenti.
Contemporaneamente, l'americano sopravvive all'attacco di uno Stukas, che gli fa rivivere le paure da cui sta sfuggendo.
Per essere un romanzo giallo, presenta poca azione: questa passa da un campo all'altro (repubblicani e franchisti), distanti solo poche centinaia di metri. Prevalgono le riflessioni dei due protagonisti: Bora che vive il suo battesino di fuoco, come militare, nel pieno delle sue illusioni militari combatte questa crociata per purificare la Spagna e, nel futuro l'Europa intera. Il suo vigore non gli fa temere la morte.
Walton è sfuggito da tutto: dalla famiglia, che lo costringeva ad una vita gia preordinata, dal campo di battaglia e che, dunque, è gia morto molte volte.
Per entrambi si avvera la profezia di Remedios: aveva detto a Bora che sarebbero vissuti per altri 7 (senza dire giorni, mesi, anni). Walton muore al 7 mese di guerra, nell'assedio di Teruel. Per Bora dovranno passare 7 anni, dunque nel 1944, al prossimo libro, sapremo.
Il libro si conclude nel 1939, in Polonia: Bora scrive nel suo diario le memorie dei giorni in Spagna e dei primi giorni dell'invasione della Polonia. Annota: "La canzone del cavaliere finisce qui e qualcos'altro - qualcosa di indistinto che vorrei chiamare gloria, ma che so fin d'ora fatto di sangue - è gia iniziato".
Le persone, la natura l'ambiente sono fermi, in attesa dello scatenarsi di qualcosa. Si parte da un omicidio: è il poeta Lorca, ucciso da un colpo di pistola alla nuca. Il militare che lo rinviene, il tenente Bora, non lo riconosce.
Contemporaneamente, sul campo opposto, l'americano "Felipe" Walton, che si aspettava l'arrivo di Lorca, va alla sua ricerca. Scopre anche lui il cadavere di Lorca (Bora nel frattempo se ne è andato) lo porta al suo campo e si preoccupa di seppellirlo.
Nel campo internazionalista convivono sia combattenti comunisti, come il francese Brissot, che anarchici e anche un evaso dalla galera (il basco Maetzu). Walton è il comandante del gruppo, ha combattuto al massacro di Guadalajara e prima ancora nei campi della 1 guerra mondiale a Soisson, ma si porta dentro un segreto.
Lui ha provato paura, paura della morte, che non ha condiviso con nessuno, a Guadalajara stava scappando quando è stato ferito.
Nel campo nazionalista è presente il colonnello Serrano: questi chiede a Bora di indagare sull'omicidio, per verificare se sono stati i comunisti. Nel campo franchista si trovano, tra gli altri, Fuentes, un ex poliziotto, Tomè, un omosessuale e Niceto un ex attore.
Dell'indagine Bora deve riferire a Cziffra, un suo superiore all' Abwher: questi confida a Bora che Lorca era protetto dai servizi segreti. A Teruel, Bora si imbatte in altri militari, che sembrano legati a quella morte, agenti dei servizi, ma anche in Walton, che come lui vuole sapere chi e perchè ha ucciso il poeta.
L'indagine porta Bora a conoscere Remedios, una donna che vive in una cappella sconsacrata (considerata una "Brujos", strega): sia Bora che Walton sono attratti da Remedios e l'americano ne è molto geloso; per Bora è un incontro fondamentale, scopre l'amore.
L'azione ha una svolta con il faccia a faccia tra l'americano: decidono di raccontarsi ciò che sanno (dopo uno scontro fisico) per condividere le informazioni.
Bora riesce a scoprire chi è l'assassino, un militare dell'esercito franchista, ma non riesce a comunicarlo all'americano, perchè il suo superiore lo trasferisce a Teruel, dove stanno per iniziare i combattimenti.
Contemporaneamente, l'americano sopravvive all'attacco di uno Stukas, che gli fa rivivere le paure da cui sta sfuggendo.
Per essere un romanzo giallo, presenta poca azione: questa passa da un campo all'altro (repubblicani e franchisti), distanti solo poche centinaia di metri. Prevalgono le riflessioni dei due protagonisti: Bora che vive il suo battesino di fuoco, come militare, nel pieno delle sue illusioni militari combatte questa crociata per purificare la Spagna e, nel futuro l'Europa intera. Il suo vigore non gli fa temere la morte.
Walton è sfuggito da tutto: dalla famiglia, che lo costringeva ad una vita gia preordinata, dal campo di battaglia e che, dunque, è gia morto molte volte.
Per entrambi si avvera la profezia di Remedios: aveva detto a Bora che sarebbero vissuti per altri 7 (senza dire giorni, mesi, anni). Walton muore al 7 mese di guerra, nell'assedio di Teruel. Per Bora dovranno passare 7 anni, dunque nel 1944, al prossimo libro, sapremo.
Il libro si conclude nel 1939, in Polonia: Bora scrive nel suo diario le memorie dei giorni in Spagna e dei primi giorni dell'invasione della Polonia. Annota: "La canzone del cavaliere finisce qui e qualcos'altro - qualcosa di indistinto che vorrei chiamare gloria, ma che so fin d'ora fatto di sangue - è gia iniziato".
Post giugno 2004.
Link su ibs.
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