giovedì 19 luglio 2012

"La concessione del telefono" di Andrea Camilleri

Ambientato in Sicilia, nei decenni successivi all'unità di'Italia (precisamente nel 1891). Si parte da una richiesta di concessione della linea telefonica, per uso privato e si arriva a scoperchiare il mondo politico e governativo dell'epoca.
"E qual rovinio era sopravvenuto in Sicilia di tutte le illusioni, di tutta la fervida fede, con cui s'era accesa la rivolta! Povera isola, trattata come terra di conquista! Poveri isolani, trattati come barbari che bisognava incivilire! ..."
Luigi Pirandello I vecchi e i giovani
Questa è parte dell'introduzione che Camilleri mette prima di iniziare il libro e credo che basti a spiegare il tema di fondo del libro: l'accusa contro i primi governanti della Sicilia (prefetti, carabinieri ...). Che, comunque mantiene, come in tutti i libri di Camilleri, un sottofondo ironico.
Si ride parecchio a leggerlo, specialmente i dialoghi in siciliano (per chi li capisce): ma si ride amaro ...

Post del maggio 2004.
Link su ibs.

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