Terzo romanzo di Lucarelli con il commissario De Luca. Il primo
libro, "Carta Bianca", ambientato sempre a Bologna nel 1945, terminava
con la fuga dei fascisti da Bologna ed anche di De Luca, costretto a
scappare per non essere arrestato come criminale di guerra (era un
funzionario della polizia investigativa della Muti).
Nel 1948 a tre
giorni dalle elezioni politiche che porteranno l'Italia a scegliere tra
Democrazia Cristiana e partito Comunista, De Luca si ritrova a Bologna.
Il
processo di epurazione gli ha permesso di essere reintegrato nella
polizia. Assegnato alla buoncostume, ritrova il suo vecchio aiutante il
maresciallo Pugliese. Questi lo porta in via delle Oche in una casa
chiusa: è stato ritrovato un morto, Ermes Ricciotti, un ragazzo
tuttofare del bordello.
Apparentemente si tratta di sucidio, ma
delle evidenze (il corpo troppo in alto rispetto allo sbagello), portano
il commissario ad ingagare nella direzione dell'omicidio. Il questore e
il dirigente della omicidi sono invece convinti del suicidio e
archiviano il caso.
Viene trovato un altro cadavere, ai piedi di una
scarpata, di un fotografo di nome Piras: De Luca, pensando che l'omicida
non abbia trovato quello che cercava sul morto, si precipita al
domicilio del morto. Si imbatte in una terza persona, bloccata mentre
frugava alla ricerca di qualcosa, che spara al commissario. Il ladro,
nel tentativo di fuga dai tetti, precipita e muore.
Costui era un galloppino di un uomo politico, l'Abatino, ma anche un picchiatore fascista.
De
Luca prosegue nelle indagini e trova un alleato: il capo di gabinetto
del Questore, dottor Sala, della corrente politica comunista, lo sprona a
proseguire, intuendo dei possibili interessi negli sviluppi
dell'indagine.
In via delle Oche, nel bordello, conosce meglio la
maitres, che è chiamata la Tripolina. Con questa, il commissario ha una
breve parentesi d'amore. De Luca trova qualcosa non quadra: tutte le
ragazze di via delle Oche sono state trasferite e la Tripolina stessa ha
trasferito la sua casa in una zona di categoria superiore. Una ragazza,
Lisetta, presente in alcune foto, scattate da Piras, assieme al primo
morto, è trovata morta. Cosa hanno da nascondere? Messa alle strette, la
Tripolina racconta la verità su quella domenica.
Nel casino era morto un importante uomo politico, del partito
Democristiano (detto casa e chiesa), mentre ra in compagnia della
Lisetta. Il primo morto, Ermes Ricciotti, in combutta con la ragazza ,
voleva ricattarlo e avevano ingaggiato Piras di fare delle foto. Per
coprire la morte disonorevole, l'Abatino, il suo braccio destro, e
Matteucci Silvano (il picchiatore) iniziano ad uccidere tutti i
testimoni di quanto accaduto.
La storia finisce con l'Abatino costretto a costituirsi - un anno per farmi dimenticare e sono fuori di nuovo. Vedrai poliziotto, vedrai,.. questo è un paese che dimentica in fretta.
Anche
il vicario del questore, D'Ambrogio, è coinvolto, avendo cercato di
coprire la morte dell'onorevole trasferendo le prostitute di via delle
Oche. Ma D'Ambrogio, per bloccare lo scandalo, tira fuori dei - falsi -
documenti sul passato fascista di De Luca: lominaccia di mandarlo sotto
processo se prosegue.
Il romanzo finisce con il trasferimento del maresciallo Pugliese - m'hanno
fatto maresciallo capo e adesso mi mandano in Sicilia a dar la caccia
al bandito Giuliano. In polizia si chiama promuovi e rimuovi -
De Luca viene mandato sotto processo e la Tripolina che si trasferisce in Argentina.
Più che per l'indagine e gli aspetti da libro giallo, questo è un bel
libro perchè cerca di spiegare le atmosfere di quei giorni: le
elezioni, l'attentato a Togliatti, gli scontri di piazza, le false
epurazioni e le amnistie che avevano permesso
ai criminali fascisti
di non finire sotto processo. Da una parte la corrente comunista, che
aveva sperato nella rivoluzione per cambiare l'Italia. Il capo di
gabinetto commenta così
- Sa qual'è il nostro difetto commissario? Che vorremmo vincere
ma abbiamo paura di vinceretroppo... e così perdiamo sempre. Quando dico
noi intedo dire noi comunisti.-
Ma il cambiamento, la rivoluzione non c'è, non può arrivare, come dice il vicario del Questore, il dottor D'Ambrogio:
- Sa cosa ha bisogno questo paese? Di stabilità. Questo paese
ha bisogno di ricostruire e non di distruggere. L'hanno capito anche
gli altri. Ha bisogni di rispettabilità, di considerazione
internazionale, di investimenti, dei dollari del generale Marshall, del
patti atlantico ...di ordine.
Di legge, disse De Luca
E' la stessa cosa
Per me no, io sono un poliziotto
D'Ambriogio voltò la testa sulla spallae lanciò un'occhiata a De Luca.
Anche
io - disse- e come poliziotto sono al servizio del governo. Di
interessi superiori, vicecommissario aggiunto, interessi superiori.-
Il commissario De Luca arriva, grazie alla sua caparbietà, a portare
alla luce la verità sull'omicidio, ma la ragione di stato arriva subito
dopo ad inghiottirla.
Post luglio 2004