La storia della lotta armata delle Brigate Rosse: come sono nate, come è
andata ad evolversi negli anni e che legami ci sono tra le BR storiche
(Curcio, Moretti) e le nuove BR di oggi, nate quando le prime avevano
già dichiarato la loro estinzione?
Queste le domande cui tenta di rispondere il libro. La genesi delle
BR si ha al temine del 68, quando alcuni militanti dell'estrema
sinistra, vedono come unico sbocco, la lotta armata. L'autore sostiene
che i partiti della sinistra, PCI in testa, stentarono a comprendere
l'entità del movimento; le BR godono di ampie protezioni da parte di
simpatizzanti: dai sindacalisti agli operai delle grandi aziende del
nord (Siemens, Fiat, Marelli).
Mentre i Servizi Segreti (che, nel libro, appaiono sempre come una
presenza occulta), che potevano smantellare l'organizzazione, assumono
un attegiamento attendista. Le attività CRIMINALI delle BR gettano fango
sul PCI che rimane lontano dalla sinistra rivoluzionaria (di cui godono
protezione i membri della lotta armata) e lontano dal governo ("in
mezzo al guado").
L'omicidio Moro segna una svolta: doveva servire a compattare
definitivamente le sinistri nella "rivoluzione", mentre in realtà
provoca il distaccamento definitivo del PCI e di altri partiti della
estrema sinistra dalle BR. Da qui (siamo nel maggio 1978) inizia il
declino, almeno della prima fase della loro storia.
Dell'omicidio Moro, l'autore evidenzia alcuni punti oscuri: il luogo
di prigionia, troppo angusto per Moro e lontano da via Caetani; il
comunicato numero 7 (chi lo scrisse? che messaggio conteneva? ...);
perchè la trattativa per la liberazione si è interrotta? C'è stata
invece una trattativa, tra i servizi e le BR per i documenti segreti di
Moro?
Settembre 2004
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