mercoledì 1 agosto 2012

"Il quarto protocollo" di Frederick Forsyth

1987: c'è il segretario generale del PCUS vuole passare alla storia con un colpo eccezionale, che porti la Russia ad essere la nazione egemone del mondo.
C'è un ladro d'appartamenti si imbatte in documenti segreti: spaventato contatta i servizi segreti inglesi. Un agente dell' MI5, John Preston, viene trasferito, per punizione in un ufficio con mansioni burocratiche.
Qui inizia ad indagare sulla talpa, colpevole del suo trasferimento, fino a scoprire un agente sudafricano che lavora per il KGB.

E c'è anche un generale del KGB, Karpov: scopre di essere stato tagliato fuori dal misterioso piano, "Aurora", ideato dal segretario e una ex spia doppiogiochista inglese, Philpy.
Il braccio operativo del piano è un "illegale" (agente senza copertura diplomatica) di nome Petrovsky: su di lui è stata costruita una biografia, inventata ma accurata nei minimi dettagli.
Questi alcuni dei personaggi della spy story: la storia si snoda da uno all'altro, talvolta soffermandosi su aspetti "tecnici": come sono divisi i servizi segreti inglesi? Quale è la struttura del KGB? Su queste parti Forsyth si sofferma dando sfoggio di grande competenza e rallentano un pò il ritmo incalzante del libro.
Riuscirà l'agente inglese, Preston, a catturare la spia russa? In cosa consiste il suo piano?
Un libro da leggere assolutamente, per gli appasionati del genere è quasi un libro di "scuola", per sapere come si muovono i servizi, gli agenti, le tattiche ... purtoppo da leggere tutto di un fiato, per non correre il rischio perdere il filo della storia, tra colpi di scena, fino all'ultimo, incredibile, nella parola finale.

Settembre 2004
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